sabato 30 giugno 2007

Come si uccide l'artigianato...

Mio papà è stato un artigiano del rame per una trentina d'anni e adesso si "gode" la meritata pensione di 420 euro al mese...
La sua produzione comportava l'uso di diversi materiali particolari che al giorno d'oggi, richiesti da chi vorrebbe provare a continuare il suo lavoro, si sono rivelati pressocché introvabili... ultima della serie la vernice per metalli che si trovava prima a Udine, poi a Latisana, adesso...???? forse solo su internet, sempre che non sia andata fuori produzione.
Non si trovano più neanche i martelli appositi, alcuni rimediano con quelli da ciabattino, ma mio papà "della vecchia scuola" non è mai riuscito ad abituarcisi e come queste non si trovano più tante altre cose indispensabili al lavoro di sbalzo e cesello.
Si predica tanto di difendere l'artigiano e l'artigianato... Cominciamo intanto da queste piccole cose e l'artigianato vivrà un pochino di più.
Meno belle parole e più fatti concreti.

4 commenti:

Elena ha detto...

No comment!
Ho girato 4 negozi di Pordenone e non ho trovato quella particolare vernice....e pure io ho pensato proverò a vedere in internet......
Ma il vero problema non sono i prodotti introvabili.
Quelli li produrrebbero ancora se ci fosse un tessuto d'artigianato vovo, in fermento,invece.....è talmente complicato essere artigiani che restano solo le vecchie generazioni.
Piano piano si spengono,troppo complicato competere con i prodotti in serie tutti uguali.
Troppo difficile star dietro a clientela che vuole tutto subito che non è più abituata ad aspettare i giusti tempi di un prodotto fatto a mano.
Difficilisssimo districarsi tra lavoro e tasse,balzelli che ti impongono di essere anche congruo quando lavori da solo e ti accontenti di uno stipendio onorevole ma non ricco!!!
Da artigiana sò già che non trasmetterò il mio sapere ad uno dei miei figli,onestamente ,non basterebbe a fargli mantenere la famiglia e ci sono troppe preoccupazioni.
E' per questo e per altri mille motivi che l'artigianato muore e con lui i prodotti che servono.....restano solo gli hobbisti .......ma inteniamoci è tutt'altra faccenda.
Sig

Donatella ha detto...

Sottoscrivo tutto... Io, te e molti altri sappiamo benissimo come vanno le cose realmente, i signori di Roma un pochino meno...
Sigh... e aggiungo sob!!!

Anonimo ha detto...

Tuo padre aveva anche un altro problema: i ribattini, che ormai da anni non si trovano più in commercio. E da lui venivano le vecchiette affezionate al loro vecchio "padellino" al quale si era sganciato il manico o alla loro "lisciarie" ormai logora e bucata.
Qualche volta diceva a queste persone che non valeva la pena fare il lavoro, visto che con poche lire potevano acquistare un pentolino nuovo, oppure che la "lisciarie" era troppo in cattivo stato e il rattoppo non avrebbe tenuto per molto.
Ma per queste vecchiette erano oggetti affettivi che bisognava salvare.
Per cui non trovando i ribattini in commercio, se li doveva fabbricare da solo. Così dedicava un sacco di tempo a fare un lavoro per il quale alla fine non avrebbe chiesto niente. Vallo a dire agli studi di settore (che per fortuna a quei tempi ancora non esistevano)....

.C annA ha detto...

Per tutti questi motivi alcuni vecchi mestieri (in particolare mestieri d'artigianato) sono andati a scomparire... che tristezza!!!
:(